Evoluzione artistica
Scoprite la fusione tra tradizione e tecnologia.
“Se non bussi alla porta, nessuno si scomoderà per aprirtela.”
EP 2020

Biografia
Chi è Enrico Pettinaroli…
Un creativo tra tradizione e innovazione
Enrico Pettinaroli è un creativo eclettico, curioso e sperimentale. Non ama definirsi un vero artista, nonostante incarni appieno questo ruolo. Utilizza una selezione di tecniche, e a volte anche la così “temuta” intelligenza artificiale, spesso al centro di controversie tra Artisti e non. Enrico ama esplorare nuove tecniche e idee, fondendo tradizione e innovazione.


Gli inizi e l’ispirazione giovanile
Nato a Borgosesia nel novembre del 1968, in un’epoca segnata dalla cosiddetta rivoluzione giovanile e sessuale, il suo percorso artistico inizia presto, ispirato dalla madre che riempiva la sua stanza con personaggi Disney disegnati a mano. Fin da giovane, Enrico ha sviluppato una passione per il disegno, iniziando con la copia di fumetti per poi creare personaggi propri, cementando così il suo amore per l’arte.
Durante gli anni del liceo, Enrico ha scoperto il Surrealismo, i quadri di Dalì e di De Chirico lo ipnotizzavano. Nell’Arte così come per la moda, non segue rigidamente le tendenze, odia le regole e gli ordini, ma apprezza il rispetto, la bellezza e l’eleganza con uno sguardo critico e attento. Lo spazio delle tele o dei fogli sui quali lavora deve distorcersi per seguire il suo flusso, un approccio che ha influenzato anche il suo percorso professionale e creativo.
Formazione e transizione verso l’arte
Enrico ha frequentato il Liceo Artistico Felice Casorati di Novara e l’Istituto Marangoni di Moda a Milano, anche se quest’ultimo percorso è stato interrotto dal servizio militare obbligatorio. I suoi studi includono anche Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere, spinto dalla sua passione per le lingue straniere, in particolare il francese. Ha imparato l’inglese durante un soggiorno in Grecia e continua a guardare film e leggere libri in questa lingua, arrivando persino a sognare in inglese.
Enrico ha inoltre frequentato due anni di Istituto Tecnico Industriale con specializzazione in informatica, durante l’era del linguaggio di programmazione Basic. Qui ha coltivato la sua passione per l’informatica e ciò che sarebbe poi diventata l’era digitale. Questo amore per la tecnologia ha alimentato una forte passione per la grafica computerizzata, che lo accompagna da sempre.
Dopo un piccolo incidente che lo ha costretto a interrompere la sua attività di hair stylist – professione che ha esercitato per circa 30 anni – Enrico si è dedicato completamente a quello che è sempre stato il suo grande amore: il disegno e la grafica. Questa transizione ha segnato l’inizio della sua vera carriera artistica, portandolo a creare opere che sono una miscela di elementi grafici e tecniche pittoriche.


L’esperienza alla Maison Givenchy
Nonostante non sia stato un evento centrale nella sua carriera, Enrico ha svolto un tirocinio di due mesi presso la Maison Givenchy a Parigi nel 1989, dove ha lavorato su progetti per il mercato giapponese. Tra le sue creazioni di quel periodo, ricorda con orgoglio quelli che potrebbero essere stati i primi occhiali in legno, anticipando di decenni una tendenza poi divenuta popolare nel design contemporaneo.
Mostre e riconoscimenti
Tra le sue mostre recenti, dal 2023 al 2024:
- 55 PIXELS (19 novembre 2023): tenutasi presso la “Trüna dal Giüan” a Grignasco, con una introduzione critica curata dalla Professoressa Federica Mingozzi.
- Intricate Semplicità (5-9 marzo 2024): ospitata presso la Biblioteca di Grignasco, questa mostra ha presentato otto opere che rendono omaggio alla bellezza e complessità dell’universo femminile.
- Impressioni (25 maggio 2024): una collezione di raffinate stampe monotipo esposta al Centro Incontro di Grignasco.
- Un tempo, un viaggio… (22 giugno – 7 luglio 2024): una mostra dedicata al treno storico Arlecchino presso la Biblioteca di Varallo, organizzata dalla dottoressa Piera Mazzone.
- Ossidheimer (21 settembre 2024): nella giornata internazionale dell’Alzheimer, dedicata alla memoria di suo padre Gabriele, con tre opere che esplorano il declino fisico e mentale causato appunto dall’Alzheimer. Una testa con un pezzo di puzzle che cade, simbolo della perdita di memoria. Un volto femminile che si copre la bocca, rappresentando lo sforzo della madre di non discutere con le affermazioni strane del marito. Un volto con parte della bocca coperta da un blocco nero, simbolo di Enrico che pesa le sue parole. La serie si conclude con un angelo dalle ali asimmetriche, realizzato con reagente verderame su sfondo arancione, completato la notte prima che suo padre si spegnesse.
- 585 EP (13-19 ottobre 2024): una mostra antologica presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria delle Grazie a Grignasco, che ha presentato opere rappresentative di varie fasi della sua carriera artistica, incluse quattro opere dedicate ai disastri naturali:
Fuoco (incendi boschivi).
Acqua (alluvioni).
Aria (tornado).
Terra (terremoti).
Tra i suoi risultati più significativi figura l’opera di una serie in monotipo “The wooden stick”, inclusa nel primo volume del catalogo del Ministero della Cultura, “Lo Stato dell’Arte ai Tempi della 60ª Biennale di Venezia”, curato dal Prof. Giorgio Gregorio Grasso, noto collaboratore di Vittorio Sgarbi.
Un’altra opera di rilievo, “NO!”, sarà esposta dal 18 gennaio al 13 febbraio 2025 presso Palazzo Pisani-Revedin a Venezia, nell’ambito della mostra collegata allo stesso catalogo, curata da Monica Isabella Bonaventura, Direttrice della Venice Art Gallery. “NO!” affronta i temi della violenza domestica, degli abusi e dello stalking, diventando un manifesto visivo contro queste problematiche. Al centro dell’opera, una grande scritta nera “NO!” completa il senso del messaggio, trasformandolo in un monito diretto e universale.





Il legame con il decadimento e le emozioni
Enrico è affascinato dal decadimento, dall’estetica della vecchiaia e dal significato simbolico delle rughe nei volti anziani. Per lui, le rughe non sono semplici segni lasciati dal tempo, ma vere e proprie mappe dell’esistenza: ogni solco narra un’esperienza, ogni piega riflette un’emozione vissuta.
Parallelamente, trova bellezza poetica negli oggetti abbandonati, logorati dal tempo e apparentemente inutili. Una sedia arrugginita, un ombrello dimenticato o una macchina fotografica rotta diventano per lui simboli del trascorrere inesorabile del tempo e della transitorietà dell’esistenza.
Enrico trae ispirazione da molteplici fonti, tra cui le sue letture, le notizie di cronaca e gli eventi che catturano la sua attenzione. Questi elementi, combinati con una profonda osservazione della realtà quotidiana, gli permettono di trasformare il comune in arte, evidenziando la bellezza nascosta dietro la fragilità e il tempo.
Attraverso la sua arte, Enrico cerca di trasmettere sensazioni contrastanti, come piacere e repulsione, stimolando l’osservatore a riflettere sulla propria condizione umana. Temi come il misticismo, l’impossibile e il decadimento materiale e fisico sono centrali nella sua produzione artistica.
Ama suscitare emozioni contrastanti, come piacere e repulsione, provocando reazioni che scuotono la mente dell’osservatore e la riportano alla cruda realtà, ricordandoci cosa siamo, dove siamo e in quale epoca viviamo.
I suoi lavori diventano ponti tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto, esplorando il subconscio e creando un dialogo emotivo con chi li osserva. Le sue opere celebrano la memoria, la resilienza e la bellezza intrinseca che risiede sia nelle persone che negli oggetti segnati dal tempo, ricordandoci che anche il passare degli anni e l’usura possono essere espressioni di vita e storia.
Prospettive future
Oggi, Enrico continua a esplorare nuovi linguaggi visivi e tecniche innovative, partecipando a mostre e progetti che riflettono la sua capacità di connettersi con il pubblico attraverso emozioni, colori e simboli.
Tutte le sue opere sia pittoriche che digitali sono visibili sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/Chinico). Realizza inoltre dipinti, stampe digitali, tappeti tuftati a mano, loghi e altre opere su commissione.
Una crepa nel vetro riflette l’intero cielo.
EP 2023
Servizi
L’unicità di un’opera
Tridimensionalità acrilica
Quel tocco in più
Dal pavimento alle pareti
Tra sogno e realtà
Tecniche rinate
Prossimi eventi
8 – 9 – 10 – 11 Marzo 2025
“Nel SEGNO di LEI”
Mostra stampe calcografiche da incisioni a puntasecca.
Giornata Internazionale della Donna.
18 gennaio – 3 febbraio 2025
Presente all’inaugurazione del 18 gennaio alle ore 16:00 con la mia opera “NO!” presso la Mostra d’Arte Internazionale:
“Lo stato dell’Arte ai tempi della 60^ Biennale di Venezia“.
Presso Palazzo Pisani – Revedin
Conferimento di Pregio Artistico
13 Marzo 2025 ore 21:00
Ospite presso la Biblioteca Civica di CAMERI.
Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne.
Tra epica e storia: Figure di donne nel mito Inaugurazione mostra dei Pittori Cameresi (Aperta fino al 27 marzo)
Contatti
Enrico Pettinaroli